Quante volte durante la giornata ci è stato proposto di andare a prendere un caffè?
Quanti istanti abbiamo trascorso pensando che la bevanda scura, pozione magica per la sopravvivenza alle notti in bianco, sia un toccasana da consumare in compagnia o semplicemente, una scusa per incontrare qualcuno? Fin qui suppongo che i sospiri e le risposte affermative siano la maggioranza, ma… avete mai provato a sostituire la parte variabile “un” con l’articolo “il”, cioè avete mai proposto un incontro per prendere il caffè piuttosto che quello per prendere un caffè?
Bè se così non fosse mai stato, è giunto il momento di farlo!
I caffè non sono tutti uguali e, a parte il quantitativo di caffeina contenuto nella miscela, piuttosto che l’aroma e la corposità variabile, a seconda che sia per espresso o per moka, ciò che rende un caffè diverso dall’altro è anzitutto la lavorazione dei chicchi, insieme poi alla miscelazione e alla dedizione impiegate per arrivare al prodotto finale.
Sorta nel 1953, la torrefazione Arnone ha fatto del caffè il punto fermo di un’attività nata con l’obiettivo di creare, da un semplice chicco, un prodotto in grado di offrire un momento di estremo piacere da provare a qualsiasi ora del giorno. Ed è così che dalla passione di Vincenzo Arnone, nel 1953, in un magazzino sito nel cuore di Cosenza, prende vita un’attività destinata a trovare il consenso immediato tra i gli abitanti cosentini e non solo.
Proveniente soprattutto dalle zone dell’America centrale e rifornito dai “crudisti”, il caffè attentamente selezionato, veniva sin dagli inizi sottoposto al processo di tostatura con sola legna di quercia, supponendo che la lavorazione immediata ne serbasse intatto il gusto è l’aroma. Prima torrefazione della città, solo dopo lo studio approfondito e il desiderio di migliorare ci si rese conto della necessità del chicco, di maturate per almeno due settimane, dopo la tostatura. Nacque così un prodotto che ancora oggi è sulla bocca dei buongustai; un caffè preparato con gli antichi saperi di una tradizione dalla quale non ci si è mai scostati, continuando cioè ad utilizzare come fonte di calore per il processo di tostatura la legna di quercia che conferisce ai chicchi un aroma e un gusto davvero unici. Nasce così IL caffè dalle proprietà organolettiche esclusive, un prodotto che oltre al gusto classico consente di scegliere tra una vasta gamma di varianti sfruttando ancora le ricchezze del territorio calabrese.
Anice, liquirizia o peperoncino miscelati perfettamente al caffè in grani, macinato oppure in cialde monodose, danno vita a una bevanda che va ben oltre la semplice pausa, creando quell’istante di benessere che con il gusto del caffè Arnone, ha smesso di essere solo un miraggio…!