
Biologico, solidale, ecosostenibile… negli ultimi anni sono davvero tanti i concetti e i “must know” che lentamente sono entrati a far parte del nostro vivere quotidiano.
L’acquisto dei generi alimentari e non solo, si è trasformato oramai in una spasmodica ricerca di simboli, parole o locuzioni che ci invitano a leggere bene l’etichetta onde evitare di comperare prodotti” sbagliati”, cioè non eco-sostenibili.
Ma cosa vuol dire ecosostenibile?
Nelle scienze ambientali ed economiche, con il termine eco-sostenibilità, si intende la condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente, senza però compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri. Questo ovviamente implica la creazione di un equilibrio tra il consumo di risorse e la loro rigenerazione.
La sostenibilità richiede la presenza contemporanea di tre pilastri fondamentali:
° SOSTENIBILITÀ SOCIALE;
° SOSTENIBILITÀ ECONOMICA;
° SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE.
La sostenibilità ecologica dipende dalle capacità di carico e di autoregolazione dei sistemi naturale, quindi della loro resilienza. Un sistema umano, secondo Herman Daly, noto economista ecologico, può essere esco-sostenibile solo attraversa queste tre condizioni:
@ se la velocità con cui si sfruttano le risorse rinnovabili è inferiore a quella con cui si rigenerano;
@ se l’immissione di particelle inquinanti e scorie nell’ambiente non supera la sua capacità di carico;
@ se l’esaurimento di risorse non rinnovabili si compensa passando a risorse rinnovabili sostitutive.
In realtà se lasciata sola, Madre Natura ha una grande capacità di autoregolarsi, risanarsi e rinnovarsi, il reale problema lo si ha quando gli ecosistemi si scontrano con le pressioni esercitate dagli esseri umani che, desiderosi di ottenere tutto e subito, non si rendono conto del danno che infliggono all’ambiente.
Che rapporto c’è tra eco-sostenibilità e caffè?
Il rapporto esistente tra i due elementi è fondamentale e si basa sul concetto di produrre caffè nel rispetto dell’ambiente senza sfruttare le risorse ma riutilizzandole soddisfacendo i nostri bisogni senza compromettere l’esistenza di chi sta per arrivare. Ecco quindi che i pilastri di cui abbiamo parlato all’inizio tornano in campo: la sostenibilità sociale vuol dire crescita di valori e di conoscenze tra i produttori che, dunque, saranno in grado di produrre una migliore qualità di caffè nel rispetto della natura e dell’ambiente. Da qui deriva la sostenibilità economica: un caffè di migliore qualità viene pagato di più a chi lo coltiva. Questo crea un vantaggio reciproco cioè: assicurando un caffè di qualità si offre un miglior prodotto ai consumatori e la sicurezza di poter continuare a lavorare ai produttori.
Il caffè sostenibile è anche ecologico?
Non è una corrispondenza biunivoca.
Ad esempio in certi Paesi come l’Etiopia, che è uno dei contesti più poveri del mondo, la sopravvivenza della popolazione è legata alla produzione di caffè i cui chicchi però non possono essere biologici poiché non possono essere “curati” nel migliore dei modi.
Produrre caffè in modo ecosostenibile rappresenta la soluzione a molti problemi:
* rispetto del territorio;
* miglioramento della vita delle comunità locali;
* ottenimenti di prodotti sicuri e privi di sostanze tossiche come i pesticidi.
Da cosa riconosciamo un caffè-ecosostenibile?
Il caffè ecosostenibile lo si riconosce dal gusto. Esso infatti ha un profilo aromatico più ampio, mantiene un migliore equilibrio tra amarezza, acidità e dolcezza, inoltre contiene meno caffeina del caffè non ecosostenibile.
Dunque, sostenibile o non sostenibile?
Questo non è più un dilemma!
Chi salvaguarda l’ambiente, salva il mondo e sarà in grado di consegnare ai propri figli una Terra migliore, un luogo in cui continuare a vivere godendo appieno delle risorse naturali!